Fantasmi di Napoli
Il Fantasma appare con le fattezze di una donna di mezza età; indossa un lungo abito.. Maria Carolina di Borbone, sposa di Ferdinando IV di Napoli, dà vita a.
Nel 1459, nel periodo in cui si verificò la cosiddetta "congiura dei baroni", una castellana, aprendo le porte della fortezza, permise ai nemici di conquistarla facilmente. La donna, si dice si fosse innamorata di uno dei soldati che presero d'assalto le mura. Il milite, tuttavia, non ricambiò le amorose attenzioni e la poveretta, sentendosi rifiutata, si tolse la vita avvelenandosi. Lo spettro di questa infelice donna si aggira per il castello ed é stata notata all'ingresso o nella stanza da letto "degli angeli": in questa camera pare vi sia una forza che impedisce a chiunque di svolgere una qualsiasi attività. Il Fantasma appare con le fattezze di una donna di mezza età; indossa un lungo abito color rosso e porta lunghi capelli neri che le scendono lungo le spalle. Secondo quanto si dice, lo spettro adesso si vendica perseguitando gli uomini: si diverte a spaventarli, non li lascia dormire, li fa cadere lungo le scale. Questi suoi dispetti sono spesso accompagnati da una forte risata. Maria Carolina di Borbone, sposa di Ferdinando IV di Napoli, dà vita a sfarzosi ricevimenti nelle sale del museo di Capodimonte. Nei saloni apparirebbero luci e misteriose figure. Le danze sono accompagnate dal suono di antichi strumenti musicali. Il "Rione Terra" è la parte più antica di Pozzuoli e si trova sulla rupe che da un lato si affaccia sul porto e dall'altro sul lato occidentale del golfo di Napoli. Abbandonato da tempo a causa del bradisismo e del terremoto, si tratta di una vera e propria piccola "città fantasma". L'atmosfera é ovviamente particolarmente tetra e chiunque può rendersi conto della presenza di "qualcosa". Molti sono quelli che sentono sussurri, voci, passi e vedono ombre antropomorfe. Un fenomeno a cui molti dicono di aver assistito è l'apparizione di una sorta di luci circolari che si spostano per i vicoli uscendo dalle case abbandonate. A Portici, in un viale interno dell'affollato comune partenopeo c'é una vecchia casa che venne abbandonata dopo un incendio. Si dice che l'incendio fu appiccato da due bambini di circa 7 anni per gioco e che, purtroppo, i due monelli rimasero intrappolati dalle fiamme. Talvolta capita che i giovani Fantasmi si prendano gioco di coloro che passano al di fuori della villa, ridendo, creando lampi di luce e talvolta sfiorando la testa dei malcapitati o lanciando oggetti di piccole dimensioni.
I fantasmi, miti e leggende della città Napoli: il fantasma del Palazzo reale, le leggende delle sirene, il fantasma della basilica dell'incoronata.
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